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Gestione della Sostenibilità
Un approccio completo per guidare la tua impresa verso pratiche aziendali eco-friendly e socialmente responsabili. Dalla mappatura degli stakeholders alla valutazione ESG, alla creazione di un Piano di Sostenibilità su misura, ci impegniamo a promuovere la stabilità, la crescita e l'allineamento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU.

La nostra expertise comprende anche la gestione responsabile dei diritti umani, riducendo rischi operativi e contribuendo a costruire una reputazione solida e sostenibile.
  • Mappatura e analisi degli stakeholders

    I portatori di interesse, o “stakeholders”, sono coloro le cui azioni influenzano la capacità di un’impresa di creare valore e che a loro volta sono influenzati dalle decisioni e dalle azioni aziendali. Individuarli e analizzarli è fondamentale per favorire la stabilità e la crescita dell’impresa.

  • Mappatura e analisi di impatti, rischi e opportunità ESG

    Svolgendo le proprie attività, un’impresa genera impatti, diretti e indiretti, ed è a sua volta esposta a rischi e opportunità legati alle tematiche ESG. La loro mappatura e analisi consentono di individuare le aree da monitorare in chiave strategica per poi impostare il proprio percorso di miglioramento continuo.

  • Valutazione ESG e gap analysis

    Fotografare la situazione di sostenibilità della propria impresa rappresenta la base da cui partire per costruire un efficace sistema di gestione della sostenibilità, che permetta di trarre beneficio da tutti i vantaggi connessi ad essa. La gap analysis propone un confronto tra “ciò che è” e ciò che “dovrebbe essere” ed è quindi un utile strumento a disposizione della proprietà in fase decisionale.

  • Piano di sostenibilità

    Una volta definita la situazione attuale dell’impresa e individuate le potenziali aree di intervento e miglioramento, è possibile stilare un Piano di Sostenibilità che permetta da una parte di migliorare le proprie performance e dall’altra di allinearsi agli obiettivi ESG dell’Unione Europea.

  • Assessment dei diritti umani

    Prendere consapevolezza di quali siano i diritti umani internazionalmente riconosciuti e sanciti, che le imprese sono chiamate a rispettare internamente e a monitorare lungo la propria catena del valore, nonché attivarsi per garantirne la piena tutela e promozione, sono elementi fondamentali della sostenibilità aziendale. La gestione responsabile delle tematiche legate ai diritti umani permette infatti di ridurre tutta una serie di rischi che potrebbero compromettere l’operatività aziendale e creare danni economici e reputazionali anche ai propri stakeholders.

  • Allineamento agli SDG

    Pilastro fondamentale della sostenibilità d’impresa è il contributo fornito, in via diretta e indiretta, al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU. Allo stesso tempo è altrettanto importante individuare quali SDGs possano risultare negativamente impattati dalle proprie pratiche e scelte di business per potervi porre rimedio.

Bilancio di sostenibilità
persone che indicano un grafico
Un processo completo, che inizia con l’individuazione delle tematiche ESG di rilievo per l’impresa e prosegue con l’identificazione dei KPIs, la raccolta dati e la loro comunicazione efficace. Il Bilancio deve restituire al lettore un’immagine chiara, immediata ed equilibrata delle implicazioni di sostenibilità legate ai risultati economici conseguiti. 
  • Analisi di materialità

    L’analisi di materialità è l’attività da cui partire per redigere il Bilancio di Sostenibilità. Essa permette di individuare le tematiche maggiormente rilevanti (altrimenti dette “materiali”) da includere nel documento secondo uno specifico procedimento definito dai principali standard internazionali. Per i temi individuati grazie a questa modalità dovranno poi essere presentate informazioni sia di carattere qualitativo che quantitativo, che illustrino le performance dell’impresa, le sue modalità di gestione e gli obiettivi futuri.

  • Identificazione KPI e raccolta dati

    L’identificazione dei Key Performance Indicators (KPI), da includere nel Bilancio di Sostenibilità, si basa in parte sui requisiti obbligatori stabiliti dallo standard di rendicontazione applicato, in parte sulle specificità dell’impresa e del settore di appartenenza, nonché sulle informazioni a disposizione. Per garantire la massima efficacia, precisione e qualità dei dati che verranno inclusi nel documento è fondamentale strutturare un sistema di raccolta customer-oriented.

  • Rendicontazione (GRI, ESRS)

    La redazione del Bilancio di Sostenibilità prevede una prima fase di analisi strategica dei dati raccolti. Il documento deve poi essere strutturato nel pieno rispetto dei requisiti di rendicontazione anche per facilitarne la consultazione e la comparabilità, e al contempo permettere all’impresa di comunicare in modo efficace il proprio impegno.

    Il Bilancio di Sostenibilità va a contestualizzare e completare i risultati finanziari e risponde ad una semplice domanda: in che modo e con quali implicazioni ESG ho raggiunto tali risultati? Si tratta dell’unico strumento individuato dall’Unione Europea per comunicare la sostenibilità aziendale e, quindi, il solo a garantire piena conformità normativa rispetto all’obbligo di rendicontazione ESG. 

  • Direttiva CSRD

    La direttiva CSRD promuove la rendicontazione ESG in due modi, direttamente e indirettamente.

    Direttamente, attraverso l’obbligo di redazione per una serie di realtà:

    – dal 2025 imprese e/o gruppi con 500 dipendenti ed almeno €20 milioni di stato patrimoniale e/o € 40 milioni di fatturato

    – dal 2026 imprese e/o gruppi che soddisfino almeno due dei seguenti tre requisiti: dipendenti > 250 e/o stato patrimoniale > €20 milioni e/o fatturato > € 40 milioni

    – dal 2027 imprese e/o gruppi che soddisfino almeno due dei seguenti tre requisiti: dipendenti > 11 e/o stato patrimoniale > €350.000 e/o fatturato > € 700.000

     Indirettamente, introducendo il principio di “responsabilità estesa”. Ciò porta le imprese a collaborare con attività affinché a loro volta si impegnino sul fronte della sostenibilità e mettano a disposizione informazioni legate alle proprie performance sociali, ambientali e di governance.

Strategie ESG
Persone in ufficio che parlano di sostenibilità
Nel cuore della nostra filosofia aziendale, due servizi chiave per impiegare la sostenibilità come leva per consolidare e accrescere il tuo business: il coinvolgimento e la valorizzazione degli stakeholders rappresenta la base per costruire legami duraturi che portino valore all’azienda; l’analisi di mercato e la pianificazione strategica permettono di rafforzare l’immagine della tua impresa e farla emergere rispetto alla concorrenza.
  • Coinvolgimento e valorizzazione degli stakeholder

    Una volta definiti gli stakeholder prioritari e le loro aspettative, occorre mettere in atto un’efficace strategia di intervento e di monitoraggio per accrescere il loro interesse nei confronti dell’impresa. Ciò implica un loro periodico coinvolgimento per confermare e aggiornare le priorità e rilevare il livello di soddisfazione effettivo.

  • Analisi di mercato e pianificazione strategica

    La sostenibilità può essere efficacemente impiegata come leva di marketing per emergere rispetto alla concorrenza. I contenuti della comunicazione strategica devono essere definiti in modo tale da garantirne la massima efficacia senza incorrere in quello che viene definito “green washing”.

  • Investimenti sostenibili

    Sempre più imprese e privati scelgono investimenti che garantiscano un rendimento e al contempo producano effetti positivi in termini di sostenibilità. Il mercato dei cosiddetti investimenti sostenibili è in continua crescita, supportato anche dalla normativa europea in materia di finanza sostenibile, che ha come obiettivo quello di favorire il flusso di capitali verso soggetti e progetti che rispondano a determinati requisiti ESG e che contribuiscano a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Green Deal. Inoltre, le imprese che gestiscono in modo strategico i fattori ESG di fatto tutelano e rafforzano la propria capacità di creare valore, minimizzando i rischi e ottimizzando i processi aziendali. Investire in questa tipologia di imprese offre quindi maggiori garanzie. 

    Vantaggi

    • contributo al raggiungimento degli SDGs e degli obiettivi del Green Deal
    • maggiore stabilità e potenziale di ritorno sugli investimenti
    • spendibilità in termini di comunicazione ESG strategica
  • ESG marketing

    Comunicare in modo strategico il proprio impegno per la sostenibilità, i traguardi raggiunti e quelli futuri aiuta le imprese a rafforzare la brand awareness e a emergere rispetto alla concorrenza. Allo stesso modo, consente di migliorare il posizionamento dei propri prodotti e servizi sul mercato sottolineandone la sostenibilità.

Sostenibilità della catena del valore
Garantisci la piena sostenibilità della tua impresa con i nostri servizi dedicati alla catena del valore e rispondi ai requisiti della responsabilità estesa, mettendo la sostenibilità al centro delle tue collaborazioni/relazioni di business. Fornitori, terzisti, distributori, trasportatori: grazie ai nostri strumenti di raccolta dati e al rating di sostenibilità, costruiamo una solida base per gestire al meglio la sostenibilità della tua catena del valore. Tramite audit ESG, inoltre, verifichiamo che ogni business partner rispetti i vostri requisiti di sostenibilità e individuiamo eventuali azioni correttive necessarie. Con noi la sostenibilità diventa un autentico vantaggio competitivo per la tua impresa.
  • Raccolta dati e documenti, rating di sostenibilità

    La responsabilità estesa è uno dei principi cardine della sostenibilità, secondo cui un’impresa non è responsabile solo degli impatti generati direttamente, bensì anche di quelli prodotti lungo la propria catena del valore, sia a monte che a valle. La direttiva CSDDD, o Supply Chain Act, introduce il dovere di diligenza aziendale in materia di sostenibilità lungo la catena di fornitura per le imprese di grandi dimensioni. Al di là dell’obbligo legislativo, le imprese sono comunque chiamate a valutare aspetti ESG dei soggetti con cui decidono di collaborare, nell’ambito del processo di gestione dei rischi aziendali.

  • Audit ESG

    La verifica delle informazioni ESG raccolte è fondamentale sia per rispondere ai requisiti di dovuta diligenza, sia per effettuare in modo ottimale l’analisi dei rischi legati alla propria catena del valore. Un audit di seconda parte permette di verificare la correttezza delle informazioni raccolte e il livello di aderenza dei soggetti coinvolti ai propri requisiti di sostenibilità

Redazione documenti
Esplora il nucleo della sostenibilità aziendale attraverso i nostri servizi per la redazione di documenti. Dal fondamentale Codice Etico, che traccia i valori guida dell'impresa, all'essenziale Codice di Condotta dei Fornitori, base dell’approvvigionamento sostenibile, fino alla strategica Carta della Sostenibilità, che sintetizza gli impegni di medio-lungo termine. I nostri servizi di redazione trasformano i principi in documenti tangibili, guidandoti nella creazione di un percorso etico e sostenibile per il tuo business.
  • Codice Etico

    Documento che presenta i valori fondanti e i princìpi dell’impresa, che la guidano nella conduzione delle proprie attività. Esprime l’impegno per diventare un’impresa socialmente responsabile e detta i comportamenti da tenere per garantire una gestione pienamente etica del business. Il Codice Etico è fondamentale sia per la gestione della sostenibilità che per l’adozione di un modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/01.

  • Codice di Condotta dei Fornitori

    Documento fondamentale in ambito di approvvigionamento sostenibile, in cui vengono esplicitati i princìpi, i valori e i comportamenti che un’impresa ritiene essenziali per avviare e mantenere i rapporti con i propri fornitori. È finalizzato ad assicurarsi che essi operino in modo responsabile dal punto di vista sociale, ambientale ed economico e che a loro volta gestiscano responsabilmente la loro catena di fornitura.

  • Carta della Sostenibilità

    Documento in cui vengono sintetizzati e veicolati in modo strategico l’impegno e gli obiettivi ESG di medio-lungo termine di un’impresa. È un efficace strumento di marketing per le realtà che vogliano rafforzare ulteriormente la comunicazione strategica in ambito di sostenibilità.

Altre soluzioni
Scopri le nostre proposte per migliorare la tua gestione ESG. Dalla misurazione dell'impronta di carbonio al modello organizzativo 231, offriamo soluzioni di elevata qualità per gestire al meglio diversi aspetti del business: ambiente, sicurezza sul lavoro, parità di genere, GDPR e conformità normativa. Esplora gli investimenti sostenibili e le grandi potenzialità dell’ESG marketing. Siamo qui per guidarti verso una gestione aziendale sostenibile all'avanguardia e vincente.
  • CARBON FOOTPRINT

    L’impronta di carbonio rappresenta la quantità di emissioni di gas ad effetto serra generate da un’impresa nell’ambito della conduzione delle proprie attività (CCF, Corporate Carbon Footprint) o generate lungo il ciclo di vita di un prodotto-servizio (PCF Product Carbon Footprint), espressa in CO2e. Nel primo caso si parla di carbon footprint di organizzazione, nel secondo di carbon footprint di prodotto-servizio e possono essere calcolate seguendo le indicazioni del Protocollo GHG oppure le norme ISO 14064 e 14067, rispettivamente.

    Carbon footprint di prodotto

    Viene calcolata prendendo in considerazione tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto-servizio, “dalla culla alla tomba”, ossia dall’approvvigionamento delle materie prime, allo smaltimento a fine vita passando per produzione, trasporto, utilizzo e smaltimento.

    Carbon footprint di organizzazione

    La CFP di organizzazione fornisce una fotografia delle emissioni di GHG derivanti dalla conduzione delle attività, sia direttamente che indirettamente.

    Viene calcolata considerando tre tipologie di emissione:

    • Scopo 1 (emissioni dirette delle fonti di proprietà o controllate dall’impresa)
    • Scopo 2 (emissioni indirette derivanti dall’energia acquistata o acquisita, generata fuori sede e consumata dall’azienda)
    • Scopo 3 (emissioni indirette generate dalla catena del valore dell’impresa)

     

    Vantaggi

    Il calcolo della carbon footprint produce diversi vantaggi:

    • marketing ambientale e “green reputation”
    • maggiore competitività dei propri prodotti-servizi
    • migliore posizionamento rispetto alle future politiche di tassazione ambientale a carico della CO2
  • ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION (EPD)

    La Dichiarazione Ambientale di Prodotto è oggi una delle certificazioni europee più diffuse per la quantificazione degli impatti ambientali durante tutte le fasi del ciclo di vita.

    Per la redazione della EPD sono necessari i seguenti step:

    • Verifica delle PCR (Product Category Rules)
    • Analisi LCA (Life Cycle Assessment)
    • Redazione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto
    • Compilazione report sullo studio LCA
    • Verifica e convalida dei documenti
    • Conseguimento della certificazione EPD e pubblicazione

     

    La redazione della EPD viene svolta secondo i requisiti della UNI EN ISO 14025 (UNI EN 15804 per i prodotti da costruzione).

    Vantaggi

    L’adozione di EPD permette di:

    • Comunicare la sostenibilità dei propri prodotti
    • Comunicare l’impegno ambientale dell’impresa
    • Ottenere premialità nell’ambito degli appalti pubblici: favorisce l’accesso al mercato degli appalti verdi e garantisce la conformità ai CAM, Criteri Ambientali Minimi richiesti da diversi settori (edilizia, arredi, cancelleria, ristorazione, prodotti tessili e calzature, elettronica, servizi energetici, servizi di gestione degli edifici, trasporti, gestione dei rifiuti e servizi urbani e del territorio)
  • SICUREZZA SUL LAVORO

    La sicurezza sul lavoro è essenziale per assicurare la migliore e continua operatività aziendale e rappresenta uno dei principi cardine della conduzione etica del business. Garantire alle proprie persone un ambiente sicuro e fare in modo che partecipino attivamente alla prevenzione degli infortuni risponde al più ampio impegno sociale del datore di lavoro.

    La sicurezza d’impresa passa per una serie di attività e certificazioni:

    – Formazione H&S

    – Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

    – Certificato di Prevenzione Incendi (CPI)

    – Piano di Emergenza e di Evacuazione (PEE)

    Vantaggi

    Adottare misure strutturate a tutela della sicurezza sul lavoro consente di:

    • Minimizzare il rischio di infortuni sul lavoro
    • Tutelare l’operatività aziendale
    • Garantire conformità normativa
  • MODELLO ORGANIZZATIVO 231

    L’adozione del Modello 231 permette alle imprese di limitare la propria responsabilità in sede penale rispetto al rischio di commissione di illeciti da parte dei soggetti che agiscono nel loro interesse o a loro vantaggio.

    Le tipologie di reato contemplate vengono definite dal D. Lgs 231/2001, da cui prende nome il modello, e aggiornate costantemente:

    • reati societari (falso in bilancio…)
    • illeciti ambientali;
    • reati contro la salute e la sicurezza sul lavoro (violazione delle norme antinfortunistiche…)
    • reati contro la Pubblica Amministrazione (truffa e corruzione);
    • delitti contro la personalità individuale (schiavitù);
    • reati transnazionali (traffico di migranti, riciclaggio);
    • delitti con finalità di terrorismo o eversione dell’ordine democratico;
    • reati di criminalità informatica;
    • abuso di mercato;

    I soggetti per cui le imprese rispondono sono:

    • persone che rivestono ruoli di rappresentanza, gestione e amministrazione;
    • persone soggette alla direzione e vigilanza, come i dipendenti;
    • entità organizzative autonome.

     

    Vantaggi

    Se correttamente elaborato, adottato e aggiornato, il modello permette di

    • tutelare l’operatività aziendale
    • preservare la reputazione aziendale
    • evitare sanzioni pecuniarie
    • evitare sanzioni interdittive, come l’interdizione dall’esercizio dell’attività fino a un anno; la sospensione o revoca di autorizzazioni, licenze e concessioni; l’esclusione da gare di fornitura della pubblica amministrazione; l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e revoca di quelli concessi; il divieto di pubblicizzare i propri beni o servizi.
  • GDPR

    Il GDPR, o Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, è un insieme di norme e linee guida comuni, finalizzato ad ottimizzare e omogeneizzare la tutela della privacy da parte delle imprese europee ma anche di coloro che, pur avendo sede legale al di fuori del territorio europeo, si trovano a gestire o trattare dati di persone che risiedono al suo interno. La conformità al GDPR è obbligatoria dal 2018 e prevede:

    • il rispetto di misure standard di protezione dei dati;
    • la verifica delle misure tecniche e organizzative adottate per assicurare riservatezza, integrità, disponibilità, resilienza dei sistemi e dei servizi di trattamento;
    • la capacità di ripristino tempestivo della disponibilità e dell’accesso ai dati personali in caso di incidente fisico o tecnico.

    Le aziende che non rispettino il regolamento sono passibili di sanzioni economiche fino al 4% del fatturato annuale, nel limite di 20 milioni.

    Vantaggi

    L’adozione di procedure a tutela della privacy secondo quanto richiesto dal GDPR permette di:

    • Minimizzare il rischio di perdita e la compromissione dei dati
    • Tutelare l’operatività aziendale
    • Garantire conformità normativa
  • CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE

    La Certificazione della parità di genere è un’attestazione che viene riconosciuta ai datori di lavoro che investono all’interno della propria impresa per ridurre il “gender gap”, ovvero il divario tra i dipendenti uomo e donna in termini di stipendio, accessibilità alla carriera e welfare legato alla maternità. La certificazione è facoltativa e ha validità di tre anni.

     Vantaggi

    Oltre ai benefici aziendali interni e alla tutela della conduzione etica del business, esistono altri importanti vantaggi legati al conseguimento di tale certificazione:

    • punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti;
    • bonus contributivo sul versamento dei contributi previdenziali complessivi a carico del datore di lavoro (l’esonero è applicato su base mensile e parametrato in misura non superiore all’1% del dovuto, nel limite massimo di € 50.000 annui)
    • punteggio aggiuntivo in graduatoria per appalti, gare pubbliche e possibile riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione all’appalto.